Dopo ben 10 anni di attività, Breaking Bad è ancora una delle serie tv più amate e seguite di sempre. Nata da un’idea di Vince Gilligan, la serie va in onda per la prima volta nella storia poco più di dieci fa sul canale americano AMC e in quel momento accade un vero e proprio incantesimo. Oggi la serie è tra le più seguite del piccolo schermo e pur nella sua semplicità iniziale è diventata un vero manifesto culturale innovativo.

Breaking Bad, infatti, ha inaugurato una maniera nuova di raccontare una storia, ai tempi di grandi classici come i Soprano, riuscendo ogni anno a trasformarsi in qualcosa di più e sicuramente di meglio. Per questo viene considerata una serie tv estremamente moderna, pur nella sua anzianità di servizio.

Breaking Bad, come nasce la serie

La serie nasce appunto con Vince Gilligan, che firma l’ideazione, la scrittura e la regia. Lui è la mente creativa che ha deciso e diretto ogni frammento della storia, scegliendo il mitico Walter White e disegnandolo con il volto di Bryan Cranston, in ogni suo dettaglio, dai baffi alla fronte. Accanto al protagonista Aaron Paul incarna Jesse, dimostrando una capacità recitativa quasi inimmaginabile. Una coppia che regge lo schermo alla perfezione senza sbagliare un colpo. Attorno a loro una serie di personaggi indimenticabili, tra cui Skyler, forse un po’ sottovalutata, ma anche Hank interpretato da Dean Norris, e poi i  “cattivi” come Gus Fring e Saul Goodman. Un mondo umano variopinto che oscilla continuamente tra la miseria umana e la debolezza.

Breaking Bad, tra semplicità e arte

Quello che rende straordinaria questa serie tv e che ha spinto milioni di persone in tutto il mondo a guardare Breaking Bad in streaming è un mix di semplicità e arte.  Da un lato l’essenzialità dell’idea, che rende questo insegnante di chimica una sorta di alter ego dell’esaltazione e della perfezione americane. Walter ha un tumore e sceglie di preparare metanfetamine assieme a un suo ex allievo, trasformandosi in uno degli uomini più potenti del narcotraffico. Dall’altro c’è la regia magistrale che combina televisione e cinema, con continue contaminazioni e digressioni umane affascinanti. I buoni diventano improvvisamente cattivi senza troppe spiegazioni, la serie tv si perde a volte in contesti western sempre particolarmente accattivanti e la redenzione arriva soltanto a un passo dalla fine. Molti critici sostengono che dentro Breaking Bad ci siano tutte le dimensioni dell’arte visiva, dalla tv al cinema fino al teatro che si mischiano continuamente. Poi c’è quella tendenza tutta americana di offrirci a inizio di ogni stagione piccoli frammenti e anticipazioni incomprensibili di quello che accadrà solo alla fine. E il senso arriva, appunto, solo quando tutto il puzzle è completo.

Ognuno di questi elementi rende Breaking Bad una serie tv ancora oggi estremamente attuale: la regia, il mix di generi, la scrittura ricca di colpi di scena, l’idea di base, vincente dalla prima all’ultima stagione. In più la recitazione, sempre ricca e ben fatta, con personaggi inizialmente anche sconosciuti al pubblico ma che si sono rivelati perfetti per incarnare il ruolo scelto.