Chi ha inventato le patatine fritte?
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Le patatine fritte sono l’alimento preferito di grandi e piccini, dal punto di vista nutrizionale non è esattamente tra i migliori, ma dal punto di vista sensoriale appaga moltissimo, poiché è salato, si mangia spesso con le mani, rimandandoci indietro anni luce, a epoche in cui l’uomo ancora non aveva inventato nessun “attrezzo” per mangiare in modo educato e corretto.
Basta entrare in un supermercato, in un bar, una panetteria per avere la possibilità di mangiare le patatine, anche in grosse quantità a partire dal momento dell’aperitivo, fino alle classiche feste o come semplice snack al pomeriggio o durante la visione di un film.
Quando nascono le patatine fritte e da chi sono state inventate?
Correva l’anno 1853, quando un giovane trentenne di nome George Crum, figlio di un fantino afroamericano di una giovane pellerossa appartenente alla tribù degli Uroni, iniziò a lavorare come cuoco presso il Moon Lake Lodge Resort di Saratoga Springs, famosissimo per le ottime patatine tagliate per la loro lunghezza le “french-fries”.
Un giorno inaspettatamente un cliente sollevò una grossa polemica per via dello spessore esagerato delle patatine, le quali per la prima volta furono rimandate in cucina, dietro lo scalpore di tutti i commensali presenti.
Crum, fortemente innervosito per l’accaduto, senza volerlo inventò quelle che sarebbero poi diventate le patatine più famose del mondo; prese le patate le tagliò a dischi sottilissimi, le fece friggere e poi le salò tantissimo, per poi farle servire al cliente insoddisfatto in questa nuovo ed originale formato.
Il cliente fu entusiasta, e le patatine furono introdotte tempestivamente nel nuovo menù, sotto il nome di “Saratoga Chips”.
Nel 1860 Crume aprì un nuovo grande locale e su ogni tavolo faceva trovare un cestino contenete le patatine discoidali piattissime e salate, che in pochissimo tempo iniziarono letteralmente a spopolare, anche tra diversi personaggi illustri e facoltosi che spesso frequentarono il suo locale.
Crume, non si sa per quale motivo non brevettò mail il suo innovativo prodotto, e nel 1890 si ritirò dagli affari, nel 1926 le patatine fritte entrarono in simpatiche e pratiche buste oleate per essere commercializzate da parte di Laura Schudder, proprietaria della Scudders Co di Monterrey Park.
Nel 1932 Herman Lay a Nashville, fondò la prima vera e propria fabbrica di patatine fritte, mettendo sul mercato il primo marchio di tale alimento che presto si diffuse a macchia d’olio in moltissimi paesi.
Allo stato attuale si conta che il commercio in America di patatine fritte abbia un giro di soldi pari a 6 miliardi l’anno, basti pensare che una confezione da 30 grammi di patatine fritte qui in Italia, come nel resto dell’Europa più o meno, costa 1 euro, il calcolo è presto fatto.
Le patate al kg possono arrivare a costare al massimo 1 euro, dunque il prezzo di una confezione di patatine fritte da 30 grammi è davvero esorbitante.
Le patatine fritte, per quanto siano sfiziose e saporite, non dovrebbero diventare un’abitudine, poiché in realtà non si tratta di un alimento esattamente “sano” vuoi per l’olio di frittura che non è sicuramente dei migliori e di grandissima qualità, vuoi anche per il sale, che in termini così elevati diventa pericolo a lungo andare, per la salute.